Le fotografie che vi presento sono state scattate in occasioni uniche e irripetibili: il 10 ottobre 2024 a Buggerru e Capo Pecora, e l'11 maggio 2024 al Castello di Acquafredda. In queste due date, un evento eccezionale noto come SAR (Sudden Aurora Reappearance) ha permesso di osservare l'aurora boreale fino alle latitudini della Sardegna, un fenomeno straordinario che solitamente si manifesta solo in regioni polari.
L'aurora boreale è un fenomeno naturale causato dall'interazione tra le particelle cariche del vento solare e il campo magnetico terrestre, visibile solitamente oltre il circolo polare artico. La presenza di questo spettacolo celeste a latitudini più basse, come quelle della Sardegna, è estremamente rara e associata a particolari condizioni geomagnetiche. Durante il SAR di ottobre 2024, l’attività solare ha prodotto una tempesta geomagnetica abbastanza intensa da far sì che le aurore si estendessero fino al Mediterraneo.
Nella preparazione e realizzazione di queste immagini, ho sfruttato tecniche di lunga esposizione per catturare al meglio la luce tenue e sfuggente dell'aurora. Le condizioni atmosferiche erano perfette: cieli limpidi e privi di inquinamento luminoso mi hanno permesso di immortalare le sfumature di rosa e rosso che illuminavano il cielo notturno, accentuando l’atmosfera surreale dei paesaggi sardi.
Buggerru e Capo Pecora: La costa frastagliata e le rocce a picco sul mare sono diventate il perfetto palcoscenico naturale per le luci dell'aurora. Le lunghe esposizioni hanno reso visibile l'effetto seta del mare mosso e il contrasto tra la quiete della terraferma e il movimento fluido dell’acqua.
Castello di Acquafredda: Questa seconda sessione fotografica ha avuto come sfondo uno dei luoghi storici più suggestivi della Sardegna. Le rovine del castello, illuminate da una luce crepuscolare rosa-rossastra, creavano un affascinante connubio tra passato e natura. Anche qui, la nitidezza del cielo stellato ha contribuito a rendere ogni dettaglio mozzafiato.
Per ottenere queste fotografie, ho utilizzato attrezzature ad alta sensibilità e obiettivi grandangolari, perfetti per catturare l'ampiezza del cielo e la profondità dei paesaggi. Le esposizioni variavano dai 15 ai 30 secondi, per raccogliere la massima quantità di luce disponibile, senza compromettere la definizione delle stelle o i dettagli del paesaggio.
Le immagini qui esposte rappresentano la testimonianza di un momento raro e incredibilmente effimero. L’aurora boreale in Sardegna non è solo uno spettacolo per gli occhi, ma un simbolo della meraviglia e della complessità del nostro universo, visibile da angoli del pianeta dove normalmente non avremmo mai pensato di poterla ammirare.